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La generazione degli anni 2000 è stata considerata come quella dei nativi digitali ma forse non si pensava che il virtuale avrebbe dovuto prendere così di colpo il sopravvento nella nostra realtà. Era sufficiente uscire la sera per poter osservare come la maggior parte dei ragazzi anziché tenere un drink o una sigaretta in mano reggevano sempre il telefono pronti a farsi selfie e postare qualunque cosa inerente la loro serata. L'attuale situazione di pandemia sembra altro non aver portato che un ulteriore incremento dell'uso della tecnologia come per esempio il fatto che se ci si voleva vedere bisogna ora per forza ricorrere alle videochiamate. Discorso analogo è la diversità nel passare dalla didattica in presenza a quella online che ha privato i ragazzi del contatto visivo e di tutto ciò che si può trasmettere solo con la fisica presenza e che non potrà mai essere sostituito con un lavoro online. Il contesto pandemico ha inevitabilmente portato a un incremento di patologie riconducibili ai disturbi d'ansia, disturbi del sonno, ipocondria e svariati aspetti legati alla sindrome depressiva. Gli psicoterapeuti del gruppo di ricerca del Sestante e gli allievi e tirocinanti della Scuola Adleriana di Psicoterapia e dell'Istituto di Psicologia Individuale "A. Adler" si sono cimentati nell'apportare accurate riflessioni cliniche ed esperienziali che sono state raccolte in questo numero della rivista "Quaderni del Sestante" avente come titolo L'adolescente moderno: evoluzione e strategie ai tempi della pandemia Covid-19. Articoli, saggi, spunti di riflessione che potranno favorire il lettore nella possibilità di avvicinarsi a una lettura clinica e critica del mondo dell'adolescente moderno che ha spesso affrontato in solitudine i cambiamenti che gli si sono presentati. Potrà, altresì, il lettore entrare in contatto e conoscenza con le strategie di coping dagli adolescenti messe in atto per fronteggiare e provare a superare tali momenti di difficoltà.